Borgo San Jacopo Firenze – un “gioiello” in riva d’Arno

Firenze, soltanto a nominarla ti fa stare bene. Una città unica, di straordinario e impareggiabile fascino, dove ogni piazza, ogni strada, ogni vicolo, perfino il più remoto cantone di un austero edificio evoca la Storia.

Avrò passeggiato per le sue vie centinaia di volte ma quando mi capita è sempre un tuffo al cuore, con lo sguardo che non può resistere alla tentazione di soffermarsi un attimo in più a scrutarne un nuovo dettaglio, a stupirsi di una nuova prospettiva.

Photo credits: Borgo San Jacopo

Anche se il tempo del lavoro ti obbligherebbe a “fare in fretta”, Firenze con il suo scintillante crogiolo di rinascimentali bellezze, ti rallenta, ti frena, ti obbliga a concederti del tempo per osservare, per ammirare e non ti tradisce mai.

Concedersi una serata a cena a Firenze diviene quindi una festa, un momento di “stacco” dai ritmi quotidiani e la ricerca di un ristorante da eleggere come sede di questo piacevolissimo rito deve essere ponderata.

Tanta è l’offerta, di assoluta qualità, in una città che accoglie ogni anno milioni di turisti da tutto il mondo che, oltre ad apprezzarne l’aspetto artistico e culturale, “sono folgorati” dalla piacevolezza della propria tradizione enogastronomica.

Dopo aver sfogliato tutti i petali della margherita, abbiamo deciso di tornare “in un luogo del delitto” che già conoscevamo e che, evidentemente, aveva lasciato in noi il desiderio di una nuova avventura.

Le aspettative erano alte e sono state puntualmente soddisfatte. Abbiamo goduto di una serata meravigliosa “coccolati” da uno staff di primissimo livello con il grande esperto Salvatore a consigliarci ed assisterci nella scelta dei vini e l’attenta e gentilissima Domiziana a guidarci in un percorso gastronomico entusiasmante.

Avere una location affacciata sulle rive del nobile fiume aiuta sicuramente e rende già fin dall’arrivo l’esperienza unica. Se poi aggiungi la maestria del giovane e valentissimo chef stellato Claudio Mengoni è sufficiente lasciarsi guidare e abbandonare i propri sensi al piacere.

Dal “Benvenuto dello Chef” ogni portata una delizia, un mix di sapori e contrasti perfettamente bilanciati e finemente amalgamati. Nessuna prevalenza, nessun eccesso…la virtù dell’equilibrio come stile inconfondibile.

Tra i piatti, tutti di encomiabile livello, una nota particolare per la “Minestra Marinata di Mare”, ricetta tipica napoletana rivisitata con fantasia e successo, e l’Anatra Muta accompagnata dal piacevolissimo e irresistibile frutto della passione.

Che dire? Non vediamo l’ora di ritornarci, come si dice…non c’è due senza tre.

Autore: Marino Macciò

Sono nato in Toscana e qui sono sempre vissuto. Una parte della mia famiglia è originaria del Friuli e ritengo che questo mix perfetto tra terre di amanti del buon cibo e del buon vino abbia lasciato in me una traccia indelebile…infatti adoro il buon cibo e il buon vino.

Ho fatto studi classici, frequentando il Liceo Niccolò Forteguerri a Pistoia e, pur lavorando da sempre nel mondo dell’edilizia, mi sono laureato in Giurisprudenza. Conoscere la legge e i suoi riti può sempre tornare utile…

Sono una persona attenta e curiosa, appassionata di storia e di cultura. Da qualche anno ho cominciato a conoscere il mondo dell’enogastronomia in maniera più approfondita e qualche volta mi diletto a mettere nero su bianco qualche mia riflessione.

Sparkling Life è pubblicato in tre lingue (italiano, inglese e russo) e nasce per promuovere sopratutto le eccellenze italiane, cercando di contribuire alla diffusione della cultura enogastronomica.

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