Luca Carfagna e i suoi dipinti
15 Settembre 2020Francesco Nesi
Oggi ho un po’ di nostalgia dei miei amici artisti. Da tanto non vedo Francesco anche se ci siamo sentiti un paio d’anni fa. Vorrei condividere con lui un calice di vino. Non ho dubbi. Un Chianti Classico è perfetto. E’ proprio qui, nel Chianti, che ci siamo incontrati per la prima volta vent’anni fa, dove Francesco è nato. Francesco Nesi è un pittore ormai affermato, ma quando ci siamo conosciuti era agli inizi della sua carriera, ma non della scelta di stile, che è rimasto intatto nel tempo. Uno stile inconfondibile di cui sono rimasta affascinata.
Francesco mi regalò in quel epoca un trio dei suoi quadri che ritraggono dei musicisti fiorentini. Mi trasmettono il senso di armonia, allegria e di appartenenza. Amo profondamente Firenze e ho un futuro progetto da realizzare in questa splendida città d’arte. Li ho appesi in ufficio e visto che passo la stragrande maggioranza del mio tempo lì mi fanno compagnia.
Dipingeva da ragazzo. Autodidatta con la pittura nel sangue. Francesco è riuscito a trovare un suo stile ben definito fin da subito.
Nelle sue pitture traspare un incredibile attaccamento alle proprie origini: ritrae le colline toscane, paesaggi con dei colori vivaci. Ma traspare anche un amore infinito per la vita. Personaggi che volteggiano, atmosfera romantica, paesaggi quasi musicali. I suoi quadri non solo parlano, a volte suonano, e non ci vuole grande fantasia per sentire la loro musica. Sono espressivi, coinvolgenti, nello stesso tempo pieni di armonia ed energia.
E poi c’è Firenze. Con il suo Ponte Vecchio, il Palazzo della Signoria, Il Duomo. Città che ha dipinto nei suoi numerosissimi lavori. Ma è anche una città che gli ha reso omaggio, nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, con un prestigiosissimo e tanto meritato Premio del Fiorino D’oro per la pittura. Mi ricordo quei giorni come se fosse ieri.
Ha esibito i suoi lavori in giro per Italia e poi in Europa: in Germania a Monaco e a Minden, in Francia a Parigi, a Cap d’Antibes e a Chaumont. Per arrivare fino agli Stati Uniti, esponendo all’Artexpo di New York nel 1997. E’ iniziata poi una costante collaborazione con una galleria nella città di Carmel in California e a Seattle. Mi piace interpretare i suoi quadri. Inducono ad armonia, vitalità, alla nota poetica, alla voglia di trovare e seguire uno stile personale. Stimolano la ricerca della propria vena artistica, che può essere espressa nelle varie forme anche le più incredibili. Basta lasciare lo spazio per ascoltarsi, osare, curiosare e sicuramente frequentare gli artisti come Francesco, per cavalcare l’onda della fantasia, che ci riporta a NOI STESSI.
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1 Comment
fantastici !!