Rafforzare le difese immunitarie: 5 regole d’oro
15 Ottobre 2020Rudina Arapi – Intervista a Head Sommelier – Galvin at Windows – Hilton Park Lane Londra
10 Novembre 2020Rana bollita alla Chomsky ricetta
La Rana bollita alla Chomsky. Più che ricetta del giorno è la ricetta del mese, servita su un piatto d’argento.
Ingredienti:
Inganno in abbondanza
Manipolazione q.b.
Menefreghismo a volontà
Onnipotenza all’ennesima potenza
Una dose massiccia di irresponsabilità
Un accenno di abuso di potere
Un pizzico di vigliaccheria
È arrivata la stagione tanto “attesa” dove le previsioni erano già poco rosee e con forte sospetto di imminenti perturbazioni. E dopo aver superato la stagione della spensieratezza, ma anche dell’evasione dalle responsabilità. Mancanza piuttosto di saggezza direi, tanto rara e preziosa di questi tempi.
Mi ricorda molto il genere narrativo russo chiamato Basnya. Una specie di favoletta solitamente rimata dove il finale riserva sempre un forte senso morale di insegnamento.
Una di questa si chiama Libellula e Formica che narra dell’estate spensierata e festaiola della gioiosa libellula mentre le altre specie si preparavano al gelido, rigido e poco generoso inverno.
Sprovvista di mezzi e di tetto sicuro si è ritrovata nei guai e a elemosinare aiuto.
La storia si ripete. Si ripropone come tutte le ricette della tradizione. Immancabili. Si ripresentano a donarci…i fatti, le conseguenze, i risultati.
Evito la preparazione, tanti di voi conoscono la famosa ricetta. E poi c’è già troppa puzza di rana bollita. Puzza d’inganno, di manipolazione, di menefreghismo, di irresponsabilità, del non curarsi del destino altrui, di incompetenza e di vigliaccheria.
E sappiamo anche cosa avrebbe dovuto fare la libellula. Non l’ha fatto. Ma non è giusto che campi sulle spalle dei lavoratori, per quanto fossero e siano altruisti. E non serve minacciare evocando la ira di Dio. Per modo di dire ovviamente.
Intanto la storia si ripeterà sempre, la libellula troverà sempre le sue vittime. La domanda è solo se vogliamo essere noi tra le sue vittime. Io non ci penso minimamente.
E pure credo nel lieto fine, per quanto potrà esserlo. Ma me lo costruisco da sola. E so come fare. E se non sapete come, trovate chi vi sostiene e vi illumina la strada. Io sono sempre a disposizione per appoggiare ciò che è giusto.
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