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8 Gennaio 2022Merano Wine Festival 2021 e le mie riflessioni
Questo sarà un articolo un po’ diverso sul Merano Wine Festival 2021 ed è rivolto soprattutto ai produttori. Sono anni che sento parlare di quanto sia importante essere presenti o meno a questa manifestazione. Il feedback è stato soddisfacente? Ho trovato qualche contatto interessante? Si rivolge maggiormente al mercato italiano e forse non è del mio interesse perché voglio nuotare nel mio “oceano blu” (rif. “Strategia Oceano Blu”, il libro di W. Chan Kim e Renée Mauborgne), privo di tutta questa spietata concorrenza?
Con il Merano Wine Festival ho un “rapporto” abbastanza consolidato e l’ho vissuto in diversi ruoli. Ho partecipato per qualche anno anche come produttore con la cantina toscana Tenuta degli Dei. A parte l’edizione di quest’anno che ha avuto una formula ben diversa, per un produttore anche la posizione del suo stand è sempre molto importante e, nel mio caso, quella che ho amato di più è stata la scalinata all’ultimo piano. Caspita, quella sì che è visibilità e non penso di essere passata inosservata: tutti passavano e passano da lì. Eppure qualcuno potrebbe avere dubbi al riguardo. E’ qui la risposta chiave a tutto ciò…
Emanuele Rabotti, Monterossa, Franciacorta e Tatiana Rosenfeld, Confusion, Porto Cervo
Perché esserci se non ho grandi feedback? Prima di tutto la visibilità! E oggi la visibilità ha assunto un significato ben più ampio. Perché sta crescendo sempre più quella online. E credetemi perché su quella ci lavoro tutti i giorni e tramite tutti i canali: dai social alle varie forme di Adv (advertising) come Google (sia per la visibilità organica, non a pagamento, che per la visibilità attraverso le campagne pubblicitarie delle quali mi occupo personalmente) oltre all’analisi delle performance delle mie campagne. Quindi riesco a comprendere abbastanza bene le varie dinamiche della visibilità, i tempi o il tipo di risposta.
Intanto facciamo una riflessione sul mercato. Il visitatore del Merano Wine Festival nella sua maggioranza è un operatore nel settore HORECA, italiano. Dopo la pandemia il mercato è mutato ancor più nettamente. Vi faccio riferimenti concreti. Il negozio di abbigliamento di lusso, che suppongo quasi tutti conoscete, Luisaviaroma a Firenze, ha avuto per tantissimi anni come mercati di maggior interesse, tramite il canale online, gli Usa e il Regno Unito. Ed è online da oltre 10 anni. Già prima della pandemia questa tendenza si era invertita e il mercato italiano ha superato nel fatturato questi paesi diventando il maggior acquirente. Nel lusso! Mica poco.
Gini, Monteforte, Soave Classico
Con la diffusione del virus il mercato straniero ha subito grandi cambiamenti. All’inizio la merce in Italia sembrava “infetta”. Qui riporto il caso del mio e-commerce. Siamo nati con l’intento di sbarcare sui mercati esteri con particolare focus iniziale a Dublino. Poi, a causa del lockdown, il mercato è cambiato e ci siamo trovati a dover concentrare i nostri “sforzi” sul mercato interno. Qui è arrivata la grande sorpresa. Per prima cosa l’attaccamento del consumatore ai brand “del cuore” e ai meravigliosi sapori nostrani.
Altro vantaggio sono stati i costi delle campagne pubblicitarie, sia su Google che sui social. Facendo il paragone con altri paesi costi davvero bassi con un ottimo ROI, ovvero il ritorno di investimento. Inoltre non siamo ancora un paese molto digitalizzato e abbiamo davvero tanta possibilità di fare la differenza grazie alla comunicazione e alle strategie online.
Il Marroneto, Montalcino
Ritorniamo al Merano Wine Festival 2021, anche se in realtà siamo stati sempre lì. E’ tutto così maledettamente collegato e quindi continuo con il filo del discorso. I vostri clienti/fan sono lì. Mettono le vostre foto sui social, danno visibilità ai vostri prodotti. Un riscontro di un vostro fan oggi vale più di tanti “markettari” ed è anche per questo che tante piattaforme di recensione hanno quel successo: Trustpilot, Vivino e altri ancora. Siete mai andati a leggere le vostre recensioni? Condividetele, rispondete ai messaggi, monitorate il vostro Social Mention. Le aziende che rispondono ai messaggi, danno un feedback alle persone che parlano dei vostri prodotti o di voi, hanno maggior successo.
Le aziende con la visione più ampia stimolano i propri dipendenti verso la loro stessa visibilità in rete. Perché i loro dipendenti sono i principali e fidati Brand Ambassador. Lo sono anche in vostri clienti o fan. Perché divido i fan dai clienti? Magari una persona può consumare un vostro prodotto di rado ma essere un promotore ineguagliabile. Io difficilmente bevo le bottiglie di Barbaresco di Gaja ma rispondendo alla domanda di un amico ho fatto vendere a un’enoteca 240 bottiglie di tutte le annate…ovviamente all’amico.
Encry, Le Mesnil sur Oger, Champagne
Non dimenticate che un operatore italiano potrebbe avere anche un canale vendita per l’estero o avere futuri progetti riguardo a quel business. Non date nulla per scontato e curate ogni persona con spirito propositivo.
Riguardo alla visibilità offline il Merano Wine Festival è una vera risorsa: le dimensioni, un pubblico ristretto e di nicchia, la possibilità di incontrarsi in modo giusto fuori salone. Eh sì, ci si dimentica troppo dell’importanza di condividere un calice facendo una breve chiacchierata con i propri clienti, che definirei veri e propri complici. Dovrebbero esserlo.
Due parole sul format di quest’anno. Ho potuto partecipare solo per due giorni e il cambio dei produttori è stato proprio in due turni. Sono stata fortunata a trascorrere le mie due giornate di degustazioni “a cavallo” di questo passaggio e così ho avuto modo di rincontrare tantissimi produttori. Non mi soffermerò a descrivere le mie esperienze organolettiche sui vini che ho assaggiato. Ne abbiamo fin troppe, anche se ritengo sia molto importante farlo su un blog così da essere essere leggibile tramite motori di ricerca oppure sulle piattaforme di recensioni. Ripeto, non trascurate queste attività.
Wunderbar Café, Merano con i ristoratori Marco e Simonetta di Locanda San Fiorenzo
Esserci o non esserci. La scelta sta a voi. Io stessa ho confermato la decisione di avere tre produttori nella nostra piattaforma dopo il Merano Wine Festival 2021. Solo tre? Eh sì, per noi che abbiamo più di 500 prodotti differenti in magazzino e non facciamo dropshipping ma li acquistiamo direttamente, non sono pochi. Però grazie al fatto di averli rivisti a Merano ho preso definitivamente questa decisione.
Sull’organizzazione dell’evento non ci si può di certo lamentare. Anche in questi tempi difficili è stato gestito con grande professionalità e serietà. Il fatto di diminuire notevolmente il numero dei visitatori, creando questo format in due turni, è stata una scelta da ammirare.
Pandoro di mozzarella di bufala, Caseificio Ponte Molinello, Giffoni Sei Casali (Sa)
Io senza ombra di dubbio opterei sempre per esserci. Oggi il valore del Brand ha più importanza di ieri. E’ difficilissimo emergere, non è facile rimanere a galla ed è una vera sfida riuscire a fare la differenza. Soprattutto nel mondo così competitivo come il vino. E se qualche strategia non sta funzionando bene forse manca qualche anello di congiunzione, come ad esempio una giusta comunicazione, fatta in modo mirato e sapiente, oppure una solida interazione offline.
A proposito di comunicazione. Un comunicatore non è un sinonimo di Instagrammer, non smetterò mai di ripeterlo. La comunicazione deve essere fatta in modo professionale e attraverso diversi canali. Se decidete di utilizzare l’Influencer marketing ricordate alcune cose:
– i contenuti creati in un blog e OTTIMIZZATI PER LA RETE magnetizzano la visibilità nel tempo, oppure, se necessitano di immediatezza, possono essere sponsorizzati verso un pubblico incredibilmente mirato. Un professionista lo fa attraverso strumenti adeguati come Business Manager, giusto per fare un esempio, che è complesso e va saputo usare, come tanti altri;
– quando si pensa a una collaborazione con un blogger o un Influencer, preventivamente gli si chieda, oltre al Media Kit, il REPORT SUL SUO TARGET dei vari canali dove è possibile verificare le statistiche e gli insights su dati demografici, interessi e geo localizzazione dei suoi follower o fan. Su Instagram si sa che le interazioni e i follower si comprano facilmente ma gli insights su provenienza, età e interessi non si falsificano. Poi nei contenuti brandizzati potete accedere anche voi ai report direttamente sulla campagna.
Magari se vi piace particolarmente anche un articolo o un post, anche sul Merano Wine Festival, non solo condividetelo ma sponsorizzatelo oppure chiedete di farlo, retribuito ovviamente.
E ricordate: a piccoli e costanti passi si arriva a grandi risultati.
Sparkling Life è pubblicato da Irina Mihailenko in tre lingue e nasce per promuovere le eccellenze italiane e non solo, cercando di contribuire alla diffusione della cultura enogastronomica.
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