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A volte il caso ti regala degli incontri inaspettati, imprevedibili. Viste le festività avevamo neanche un paio di giorni a disposizione da dedicare alle visite nelle cantine. Cercavamo qualche produttore di nicchia da scoprire e dopo una piccola ricerca abbiamo trovato un nome per noi sconosciuto: “Tralci di Vita”. Ma quel che ci ha convinto è la cura con la quale è stato presentato il sito, quel che riesce a trasmettere.
Certo, con così poco tempo speri di trovare qualcosa di veramente valido. E così ci siamo avventurati nella nostra visita all’Azienda vitivinicola “Tralci di Vita” che devo dire ha superato le più rosee aspettative.
Ci troviamo a Torreano, pochi chilometri da Udine, nel cuore dei Colli Orientali del Fiuli territorio vocato da sempre alla viticultura e patria di grandi vini, dal Friulano (ex Tocai, ma i produttori lo chiamano ancora così) al Refosco dal Peduncolo Rosso, tanto per citarne alcuni.
Ci attende Massimo Causero, titolare dell’azienda “Tralci di Vita” e gelosissimo testimone di una tradizione secolare che lui intende insieme alla sua compagna di vita fra crescere e se possibile migliorare.
La loro azienda è, come loro, giovanissima avendo poco più di due anni di vita ma fin da subito si comprende la loro conoscenza della “materia” e la passione che li ha spinti a intraprendere questa nuova meravigliosa avventura. Entrambi agronomi, Massimo e Maria Chiara, hanno rilevato l’attività da un anziano agricoltore del luogo, dandone nuovo slancio con l’obbiettivo di far conoscere a un pubblico più vasto i loro prodotti.
Sono soltanto all’inizio ma, dall’indubbia qualità dei loro vini, dalla modalità di comunicazione e dalla cura del brand, si intravede una grande potenzialità di crescita.
Tralci di Vita, con i suoi 4 ettari vitati e per adesso soltanto 8.000 bottiglie prodotte è una vera chicca enologica.
Il restyling delle etichette fatto con una cura e gusto maniacali trasmette esattamente l’essenza del vino: freschezza ed eleganza.
I vitigni coltivati sono Friulano, Riesling, Sauvignon (un clone piuttosto raro), Cabernet Sauvignon, Franc, Merlot, Schioppettino, Refosco e Ribolla Spumantizzata con Metodo Charmat Lungo. I vini come Merlot e Cabernet vengono affinati solo nell’acciaio, mentre per gli altri rossi solamente barrique vecchi. Forse proprio per quello che mi sono innamorata del loro Refosco, così fruttato da struttura importante ma gentile.
Adoro le persone che non prendono le scorciatoie ma si pongono da subito come gli obiettivi la massima qualità, eleganza, rispetto della natura e della propria terra. Sono convinta che i risultati arriveranno grandiosi per una preziosa realtà come Tralci di Vita.
Abbiamo fatto qualche tempo fa una degustazione dove abbiamo assaggiato La Ribolla gialla spumantizzata (l’azienda non produce la versione ferma) e il Sauvignon Blanc. Tra gli ospiti c’era una ragazza che ha fatto il corso di sommelier con me, Valentina Meroli, eravamo compagne di banco, ed è diventata molto conosciuta anche lei nel settore. Mi è piaciuto come lo ha descritto: la serata del Sauvignon inizia così, con un clone unico che ha dato splendide soddisfazioni, oltre alla nota fresca vegetale, tutto in ventaglio di erbe aromatiche, mentuccia e nipitella…Esplosivo 2018.
Un paio di giorni fa abbiamo aperto invece lo Schioppettino 2019. Una sensazione al palato paragonabile all’eleganza di un velluto di seta al tatto. Ritengo che sia il miglior Schioppettino che abbia mai assaggiato.
Per me aver scoperto Tralci di Vita ed essere tra i primi a parlare dei suoi vini rappresenta una grande soddisfazione personale e professionale e un doveroso contributo per il valore di questo generoso e straordinario territorio.
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