Cambiamento dei consumi prima e dopo il Covid-19
17 Aprile 2020Comunicare attraverso le immagini
2 Gennaio 2021Quale social scegliere per la tua azienda
Quale social dobbiamo scegliere per la nostra azienda? Cadiamo spesso nella tentazione di essere presenti su tutti i possibili e immaginabili social sulla rete ma senza aver fatto un’analisi strategica in precedenza, valutando con attenzione quali veramente ci servono in base alla nostra clientela e alla nostra attività.
La comunicazione aziendale è completamente differente per ogni social. Così almeno dovrebbe essere. Ognuno ha un target diverso, comportamenti e scopi di permanenza su essi anche. La decisione di quale social scegliere è fondamentale e determinante.
Su Facebook le persone passano il loro tempo per i motivi di svago, di sfogo, di interazione con gli altri. Nel momento che decidi di comunicare attraverso il canale di Facebook devi tenere conto di alcune cose estremamente importanti:
– se non paghi la visibilità su Facebook attraverso la sponsorizzazione la tua attività rimane completamente nell’ombra o quasi. Facebook ci offre l’opportunità di scegliere bene il target per età, localizzazione, interessi e comportamenti;
– l’efficacia della pubblicità su Facebook è molto alta, si aggira attorno al 70%, ma devi capire le dinamiche e sviluppare le strategie giuste. Le persone su Facebook sono concentrate sulla propria esistenza, condividono le loro gioie e lacrime, non gliene frega niente della nostra pubblicità secca e dura. Ma devi scegliere di lavorare sulla domanda latente, far innamorare della tua azienda, delle persone che ci lavorano, raccontare il tuo prodotto arrivando alle persone attraverso le emozioni.
Oppure può essere un bello strumento di generazione di contatti, creando contenuti interessanti, utili e scaricabili dall’utente. Nei tempi di lock down funzionava che era una meraviglia. Ma bisogna lavorare in modo fantasioso sui contenuti, scegliendo anche il momento giusto nel pubblicizzarli. I costi pubblicitari in Italia sono molto bassi rispetto ad altri paesi;
– un altro forte vantaggio di Facebook è la comunicazione attraverso i post multilingue. Non c’è da affidarsi alle traduzioni automatiche, sono abbastanza disastrose, ma, attivando nelle impostazioni la possibilità di postare in più lingue, puoi apportare nello stesso post le modifiche per ogni lingua in modo pulito ed efficace. Il post si attiva in automatico in base alla lingua impostata da che lo vede.
Rimanendo nella stessa famiglia parliamo di Instagram. Le campagne di entrambi i social sono gestibili dallo stesso Business Manager. Ma le risposte su Instagram a queste campagne sono totalmente diverse. Da quel che ho potuto verificare su Facebook intorno ad alcuni post sponsorizzati si crea una comunità, dove le persone interagiscono, condividono e si raccontano.
Su Instagram questo succede molto meno. L’efficacia dei post è minore. Le persone piuttosto ti mettono un Like ma non vanno sul sito. Inoltre devi avere un pubblico fortemente coinvolto per interagire. Semmai potete coinvolgere degli Influencer molto autorevoli per comunicare il vostro brand. Anche qui serve a poco la quantità di Follower. Scegliete quelli con pochi, anche 1.000-10.000, ma piuttosto con profili dove il tasso di coinvolgimento è altissimo.
Ora due parole sull’ultima novità di Instagram: Reels. E’ una nuova modalità di girare i video che è stata una risposta di Instagram al successo di Tik Tok. Dal punto di vista strategico dobbiamo solo capire che il target di età di Tik Tok è estremamente giovanile, quindi la comunicazione è molto veloce con contenuti che captano al massimo l’attenzione.
Quindi, come tutti i mezzi, usateli, ma in modo strategico e in linea con lo stile aziendale. Ovviamente è un linguaggio differente, ma il filo conduttore deve essere bel preciso.
Linkedin. E’ un potentissimo mezzo nel settore B2B. Il tipo della comunicazione è molto professionale e con regole ben definite. La pubblicità su Linkedin costa molto, ma il modo così preciso di targettizzazione dei professionisti non esiste da altre parti. Se fai pubblicità versione Premium è fondamentale. Ma anche se scegli la versione gratuita puoi creare una community di professionisti prettamente settoriale.
Puoi creare post, condividere articoli, ma puoi scrivere anche un articolo direttamente sulla piattaforma in lingua scelta e decidere da chi deve essere letto. La versione Premium offre diverse opzioni aggiuntive oltre alla possibilità di accedere alla piattaforma Learning molto valida.
Twitter è un mezzo molto potente nel campo della politica e del giornalismo. Funziona attraverso la condivisione soprattutto dei blog o i post detti tweet. Un modo di comunicazione ben diverso dagli altri. E’ il social che per la mia attività uso decisamente meno, ma se lavori nei settori nominati in precedenza hai un valido mezzo e un ottimo motivo per esserci.
Pinterest. E’ usato prevalentemente dal pubblico femminile. Molto utilizzato nel campo del giardinaggio, delle decorazioni della casa, e della cucina. Per un e-commerce che si occupa di queste attività e di poche altre può essere molto valido. Ha una bella risposta da parte dell’utente e una buona indicizzazione nei motori di ricerca. La pubblicità è più economica ma anche meno efficace. Funziona bene soprattutto nei paesi anglosassoni.
Riassumendo, le decisioni su quali social essere presenti dovrebbe essere in prima istanza strategica. Affidare la comunicazione su essi necessita di personale capace e qualificato. Alcuni social richiedono tantissimo tempo da dedicare se vuoi vedere risultati concreti. Le regole su come funzionano le conoscono i professionisti del settore digitale. Affidatevi a loro in ogni caso se non nella completa gestione quantomeno nella consulenza.
E’ un lavoro davvero immenso quello della gestione dei blog e dei post. Bisogna studiare cosa viene cercato in rete, ottimizzare, trovare la tempistica di comunicare, eseguire il monitoraggio della performance delle campagne; la risposta dell’utente: si deve costantemente tenere sotto controllo assieme ai commenti e alle richieste in quanto si mette in gioco la reputazione del brand, mantenendo gli equilibri in modo veloce e intelligente. Trovare i contenuti validi e postarli in modo da alzare il tasso di coinvolgimento; creare una comunità interessata e attiva; produrre report in modo chiaro ed efficace e tanto altro ancora.
Il lavoro di social media manager è molto complesso. Decidere in modo strategico e capire quali social scegliere, essere costantemente aggiornati su ciò che succede nel mondo digitale, nel settore di vostra pertinenza e postare i contenuti di valore in modo efficiente è un lavoro immenso. La comunicazione deve essere professionale, anche quando è informale.
Leggi anche: Comunicare attraverso le immagini
Clicca qui per seguirmi su Instagram