Febbraio: Anteprime di Toscana
13 Febbraio 2020Biologico e biodinamico: le differenze
26 Febbraio 2020PrimAnteprima e Chianti Lovers
Conclusa questa edizione 2020 delle Anteprime della Toscana ed è arrivato il momento delle condivisioni. Inizio con le due giornate di PrimAnteprima e Chianti Lovers nelle quali ho avuto il modo di assaggiare diversi vini dei vari consorzi.
PRIMANTEPRIMA
PrimAnteprima comprende assaggi dei consorzi di: Chianti Rufina, Vino Orcia, Terre di Pisa, Carmignano, Montecucco, Maremma Toscana, Colline Lucchesi e Valdarno di Sopra.
Premessa che assaggiare tutti i vini umanamente impossibile in così breve tempo quindi mi concentro su alcune aziende. E non intendo dare punteggi per scelta.
Elenco di assaggi più interessanti:
CHIANTI RUFINA
Chianti Rufina DOCG La Fuga ’18 Borgo Macereto. Produzione biologica. Per me è stata una doppia scoperta in quanto non solo ho trovato una bottiglia con delle splendide caratteristiche organolettiche: franchezza, eleganza sia al naso che al palato ma sono stata piacevolmente sorpresa di aver trovato sull’etichetta il dipinto di un carissimo amico ed artista di una fama ormai consolidata di Francesco Nesi. Connubio arte e vino è un bellissimo modi di valorizzare il territorio, e visto che Francesco dipinge moltissimo le colline toscane nei suoi lavori i due mondi si sposano alla perfezione. Mi fa ancor più piacere che le sue opere fanno da cornice a dei vini così ben fatti.
Chianti Rufina DOCG ’18 Fattoria Selvapiana. Vino molto elegante, tannino setoso. La cantina ormai molto conosciuta e affermata. Inoltre ho assaggiato entrambe le Riserve: Vigneto Bucerchiale e Vigneto Erchi. Entrambi ‘17, ben fatti, ancora troppo giovani con un tannino decisamente presente.
Chianti Rufina DOCG San Giuliano ’18 Tenuta Bossi Marchesi Gondi. Un azienda che mi ha incuriosito molto e a breve sciverò di più in quato andro a visitarla in questi giorni.
Chianti Rufina Riserva DOCG Lastricato ’16 Castello del Trebbio. Conoscevo bene loro ottimo Metodo Classico, poco fa assaggiato anche il Trebbiano. Lavorano in direzione molto giusta e questa riserva lo conferma pienamente.
CARMIGNANO
Carmignano DOCG prevede largo uso di uve Cabernet Sauvignon in quando è unica zona dove il vitigno è autoctono, portato da Caterina de Medici 5 secoli fa e veniva chiamata “uva francesca”. Forse bisognerebbe chiamarla con nome tale per essere considerata da alcuni veramente autoctona. Inoltre in zona vengono prodotti ottimi vini con uve Trebbiano e stanno diventando veramente interessanti i vini rosati Vin Ruspo Barco Reale Rosato. Non parlando dei Vinsanto d’eccellenza.
Toscana Bianco IGT Trebbiano di Capezzana ‘18 Tenuta Capezzana. Da sempre una garanzia e non smentisce mai la sua fama.
Barco Reale Rosato DOC Vin Ruspo ’19 Tenuta Capezzana
Barco Reale Rosato DOC Vin Ruspo ’19 Tenuta Artimino. E’ quello tra i rosati che mi ha sorpreso più positivamente.
Carmignano DOCG Villa di Capezzana 10 anni ’10 Tenuta Capezzana. Un vino molto complesso e strutturato con un grande potenziale di invecchiamento.
Carmignano Riserva DOCG Elzana ’16 Fattoria Ambra. Azienda usa maggiormente il Sangiovese, tanto che in alcune annate utilizza soltanto quello, quindi la struttura del vino e ben differente da altri Carmignano. Riserva Elzana ha una grandissima eleganza, tannino vellutato e bellissime strittura e acidità. Mentre nell’altra loro Riserva Montalbiolo, sempre ben fatto, tannino si percepisce maggiormente.
Vinsanto di Carmignano DOC Vinsanto di Capezzana Riserva ’12 Tenuta Capezzana. Un vino di incredibile complessità che da sempre ha spiccato sul panorama vinicolo. Elegante e infinito. Un assaggio da non perdere con la prima occasione.
VINO ORCIA
Orcia Sangiovese DOC ’17 Sassodisole
Orcia DOC Le Buche ’15 Olivi-Le Buche
Orcia DOC Memento ’13 Olivi-Le Buche. Un azienda che mi ha incuriosito molto e a breve farò una visita, quindi non mancheranno i dettagli.
Orcia Sangiovese DOC Ripario ’15 Val d’Orcia Terre Senesi. Azienda biologica. Un’altra realtà da approfondire.
MAREMMA TOSCANA
Maremma Toscana Ciliegiolo DOC Motta Bio ’19 Alberto La Motta
Maremma Toscana Sangiovese DOC La Cura ’18 La Cura
Maremma Toscana Rosso DOC Bramaluce ’18 Terenzi
Queste sono i vini della Maremma che ho apprezzato maggiormente in questa giornata di assaggi.
COLLINE LUCCHESI
Bianco dell’oca IGT ’18 Colle di Bordocheo
I rossi semplicemente mancano tra i miei assaggi. È la zona più vicina a me quindi l’ho lasciata fuori dai miei assaggi per questo motivo.
VALDARNO DI SOPRA
Malvasia Bianca DOC ’18 Campo del Monte
Bianco Chia ‘18 IGT Fattoria Fazzuoli
Trebbiano ’18 IGT Migliarina e Montezzi
Petruna Anfora ’18 DOC il Borro è stato tra i rossi della zona l’assaggio più apprezzato.
MONTECUCCO
Montecucco Sangiovese DOCG Tenuta Pianirossi ’16 La Fonte. Fa parte dei tre vini top della giornata. Eleganza assoluta e complessità.
Montecucco Sangiovese DOCG Terre d’Alviero ’16 Salustri. Azienda da tempo lavora veramente bene. Ha un ampia gamma non ha mai oscillazioni qualitativi sempre un punto di riferimento.
TERRE DI PISA
Terre di Pisa Sangiovese DOC QUI e ORA ’16 Castelvecchio. Una produzione limitatissima, massima cura sia al livello produttivo che valorizzazione con il packaging. Veramente interessante e a breve una della aziende da visitare. Inoltre ho assaggiato sempre di Castelvecchio Massima Felicità ’17 (Sangiovese e Cabernet Sauvignon).
CHIANTI LOVERS
Sono assaggi che riguardano le zone di:
Chianti, Chianti Colle Aretini, Chianti Colle Fiorentini, Chianti Colle Senesi, Chianti Colle Pisane, Chianti Montalbano, Chianti Montespertoli, Chianti Rufina oltre ai vini del consorzio Morellino di Scansano.
Assaggi che ci tengo a nominare:
Chianti DOCG Santa Caterina ’19 Castelvecchio in San Cascino Val di Pesa
Chianti Colli Fiorentini DOCG Il Castelvecchio ’18 Castelvecchio in San Cascino Val di Pesa. Entrambi eleganti, tannino setoso, equilibrio e freschezza.
Chianti Rufina DOCG ’18 Fattoria Selvapiana.
Chianti Rufina Riserva DOCG Vigneto Bucerchiale ’17 Fattoria Selvappiana.
Chianti DOCG Terre di Bracciatica ’19 Podere dell’Anselmo di Forconi Fabrizio
Chianti Montespertoli DOCG Era Ora ’18 Podere dell’Anselmo di Forconi Fabrizio. Ultimi due vini di Fabrizio Forconi sono quelli dove ho trovato molta coerenza tra di loro nonostante le differenze delle annate. Coerenza di stile direi. Vini molto peni, complessi, bel frutto croccante, tannini eleganti.
Chianti DOCG Le Rancole ’19 Poggiotondo. Molto piacevole, non troppo profondo ma con sentori balsamici e di vernice molto particolari. L’ho trovato un po’ diverso dagli altri ma interessante. Sono curiosa di riassiaggiarlo.
MORELLINO DI SCANSANO
Disciplinare prevede la produzione di principalmente di Sangiovese e parzialmente (fino al 15 %) di uve come Canaiolo, Ciliegiolo, Malvasia, Colorino, Alicante (quest’ultimo è molto tipico della zona, del resto si trova poco in Toscana), e poi vitigni internazionali come Merlot, Cabernet, Syrah etc.
Morellino di Scansano DOCG ’19 Alberto Motta. Assiaggio più affascinate riguarda il Morellino di annata, mentre sulla Riserva ’17 si percepisce molto tannino.
C’è da considerare che il 2017 nella zona è stata annata un po’ difficile e la cantina di Terenzi è quella che ha saputo gestire meglio la Rserva di quell’annata. Ho fatto assaggi di tutti Morellini comprese riserva ed è quella che spicca per l’eleganza. Quindi:
Morellino di Scansano Riserva DOCG Purosangue ’17 Terenzi
Morellino di Scansano DOCG ’19 Antonio Camillo. Un altro Morellino d’annata che spicca per la qualità.
Morellino di Scansano DOCG Heba ’19 Fattoria di Magliano. Molto esplosivo sul frutto, molto piacevole, meno struttura ma grande bevibilità.
Morellino di Scansano DOCG ’19 Podere Casina. Bel frutto, equilibrio e piacevolezza.
Morellino di Scansano DOCG Passera ’19 Poggio Trevalle. Ben fatto, colore intrigante, da quello si indovina spesso le caratteristiche di un vino.
Morellino di Scansano DOCG San Felo ’19 San Felo. Un assaggio molto interessante, profumo leggero di gommalacca, un vino che ci tengo a riassaggiare prima di completare il giudizio.
Unica cosa che vorrei precisare prima di chiudere che alcuni vini cambiano le caratteristiche da una bottiglia all’altra. Capita molto spesso nel vino anche quello che non ha subito l’evoluzione.
Leggi anche Terre di Toscana 2020
Clicca qui per seguirmi su Instagram